"Il sesto giorno Dio compì la sua opera lieto di averla creata tanto bella prese la terra tra le mani e la baciò… la dove pose le sue labbra è la Sicilia."
E lo capii Renzo Barbera ogni giorno di piu durante il mio primo - ma non cetro l'ultimo - viaggio in Sicilia! Non solo la Sicilia turistica ma sopratutto quella meno conosciuta, piu ricercata e sorprendente.
Partendo da Montreal con la sa solita sensazione di gioia che anticipa tutti i miei viaggi in Italia, arrivo a Modica, e comincio cosi una settimana piena di viste mozzafiato, storia, architettura antica greca, barocca, gotica e non solo, gente meravigliosa, ulivi centenari, golosita a non finire....e scalini senza fine!
I primi giorni ho visto Modica, Ragusa Ibla, Scicli, Noto con le loro meravigliose chiese, palazzi e stradine da cartolina. Una volta arrivata a Siracusa, dopo aver visitato il parco archeologico e sussurrato qualche parola all'Orecchio di Dionisio, sulla piazza Duomo, le parole non bastano piu.
Fatto il pieno di barocco e di cannoli, e arrivato il tempo di affrontare la Scalinata Santa Maria del Monte e ammirare le famose ceramiche di Caltagirone. Dopo di che, arrivati a Piazza Armerina, un cambiamento di programma e in ordine per visitare la Villa Romana del Casale con i suoi bellissimi mosaici per un viaggio nel passato. Di rigore un accompagnatore per farsi spiegare meglio questa meraviglia. E percorrendo un tratto della SS640, la strada dei scrittori, che porta nei posti dove sono nati Luigi Pirandello, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Leonardo Sciascia, Antonio Russello, Andrea Camilleri, la Sicilia ti lascia sbalordita. Una spremuta di agrumi fresca ti aiuta a schiarirti la testa in questo ottobre da 28 gradi senza una nuvola nel cielo, nella terra dove fioriscono i limoni (si, Goethe, anche gli aranci rossi, i fichi d'India, il melograno, le mandorle e una migliaia di altre cose).
E poi arriva il turno dei templi...Ad Agrigento la Magna Grecia si svela gia arrivando dalla strada principale e tra il Tempio di Giunone, della Concordia e tutti gli altri, il tempo scorre senza rendersi conto. Questa pero e la giornata antica, dunque, Selinunte, un' altra tappa non prevista, si inserisce dopo un' pranzo memorabile di couscous di pesce e pasta con le sarde con la vista sul mare. E a Selinunte la storia e impressionante, come il posto stesso che si affaccia sul mare.
Quando il giorno dopo si arriva a Marsala, nella Chiesa Madre c'e la messa. Usciamo senza voler fare rumore, e ci segue la voce del gentilissimo pastore che ci ha visti e ci manda una preghiera. A Mazara del Vallo, dopo aver visitato Il Satiro Danzante e aver ammirato i mosaici sui muri delle strade che raccontano la storia della citta, mi fermo a chiacchierare con un commerciante che mi accompagna a farmi scoprire un teatro del' 1800 in ricostruzione. Adoro la gente qui, accogliente, sorridente, generosa! Poi per una visita a Mozia con il suo museo e i suoi scavi, ammirando al ritorno i mulini a vento che danno ancora un' aria romantica alle saline di Trapani.
Che faccio del mio tardo pomeriggio?? Ci sono dei vantaggi a viaggiare con degli italiani e parlare la lingua, mi faccio un piano di andare a Erice. Niente al mondo ti prepara per la vista che si apre davanti a te quando ci si avvicina, tra il mare di fronte, Monte Cofano a destra e Erice a sinistra, su tra le nuvole. L'ncredibile Erice con le sue stradine romantiche, le sue ceramiche...e le genovesi calde di Maria Grammatico! Ne compro tre, una per me e due per il mio autista e accompagnatore che mi ha suggerito il posto e mi aspetta giu per riportarmi al mio albergo.
E dopo tanta attivita...una giornata al mare. E si, siamo magari in ottobre, ma in Sicilia si va ancora al mare! La Riserva dello Zingaro è una perla blu dove ci si deve ritornare per esplorare con calma e a San Vito lo Capo le folle d'estate non ci sono piu, pero di gente alla pittoresca spiaggia e dei concerti per le strade ce ne sono ancora.
L'ultimo giorno a Catania, mi lascio perdere nelle strade dopo aver salutato l'elefante il simbolo della citta a la Piazza del Duomo e aver pranzato alla trattoria Il Bell'Antonio non lontano dal famoso mercato di pesce.
Tutta una settimana....tutti i posti che ho visto hanno bisogno di almeno una settimana ciascuno. E anche cosi, tantissimi altri posti da scoprire....Alcantara, Cefalù, Bagheria, Enna, le Eolie, le Egadi, le altre isole, Taormina, e le altre due mete da non perdere, Etna e Palermo...e tanto ancora!
Ringrazio di cuore Francesco e soprattutto Laura di Marras per avermi accolto in Sicilia anche prima del mio arrivo! Spero ringraziarli di persona un giorno quando visiterò Palermo.
L' indimenticabile Trinacria colpisce ancora. Ritornerò di certo in Sicilia...