Ti sei mai chiesto come si festeggia il Natale nel resto del mondo? Quali sono gli usi e i costumi all’estero? Ecco una full immersion nelle tradizioni natalizie nel mondo...
Argentina - Feliz Navidad
Anche se l' Argentina è all' altro capo del mondo, si può dire che il Natale viene festeggiato come in Italia. L' unica differenza è che in Argentina a dicembre è piena estate. Il giorno più importante è il 24 dicembre, dove la sera si riunisce tutta la famiglia e solitamente si mangia l' asado , carne alla brace. Poi si brinda con panettone e spumante. Naturalmente nelle case si addobba l' albero di Natale, un albero di plastica, perchè quello vero si seccherebbe subito. Fino a pochi anni fa i regali li portavano i Re Magi a gennaio e i bambini lasciavano fuori dalla porta una scarpa e un po' di acqua e dell' erba per i cammelli . Negli ultimi anni è arrivata anche da noi la tradizione di scambiare i regali a Natale
Austria
In Austria il periodo natalizio inizia con l'avvento. In questo periodo si addobba la casa e si preparano diversi biscotti e pane speziato, chiamato "Früchtebrot" . In molte case si usa avere una corona d'avvento con quattro candele che vengono accese le quattro domeniche prima di Natale. Molti bambini hanno un calendario dell'avvento per contare i giorni fino a Natale. Ogni giorno aprono una finestra, dietro la quale si trova una piccola sorpresa. In questo periodo alcuni bambini scrivono una lettera a "Gesù Bambino" con i loro desideri per Natale. Il 5 o 6 dicembre arriva San Nicola, spesso accompagnato dal "Krampus", che porta dei piccoli regali ai bravi bambini. A Salisburgo e nei dintorni c'è anche l'usanza del passaggio dei "Perchten".Una tradizione in Austria sono i mercatini di Natale durante il periodo natalizio per sentire una festosa atmosfera natalizia. A Salisburgo non si può dimenticare la tradizione del "Canto d'Avvento" Adventsingen". È uno degli appuntamenti culturali più famosi del periodo prenatalizio. L'albero di Natale viene addobbato con stelle di paglia e candele. Tutta la famiglia si riunisce intorno all'albero per lo scambio dei doni.
Canada - Merry Christmas
In Canada si usa decorare la casa con addobbi natalizi come corone di alloro, luci colorate e con l' albero di natale. La settimana prima di natale si scrive la lettera a Santa Claus per dirgli quali regali si desiderano ricevere. I bambini appendono anche delle calze in modo che Babbo Natale le possa riempire con caramelle e cioccolatini. In alcuni paesi esiste ancora la tradizione per i bambini di andare a cantare di casa in casa le canzoni natalizie. Come compenso ricevono qualche moneta, o dei dolcetti o qualcosa di caldo da bere (da noi a Natale fa veramente freddo e spesso è tutto ghiacciato). Il pranzo natalizio tradizionale consiste nel tacchino ripieno con contorno di patate e salsa di mirtilli. In alcune famiglie invece del tacchino si usa cucinare l' anatra arrosto.
Finlandia - Hyvaa joulua
La notte di Natale i bambini si mettono tutti a guardare dalle finestre, perchè sanno che Babbo Natale non tarderà molto ad arrivare. Anche lui abita in Finlandia, in una zona chiamata Lapponia. Babbo Natale vive con Mamma Natale e tanti piccoli aiutanti all' interno di una montagna chiamata Korvatunturi. Questa montagna ha tre orecchie in modo che Babbo Natale può ascoltare tutti i messaggi che gli arrivano da tutto il mondo. L'entrata della montagna è però così segreta che finora nessuno è riuscito a scoprire dove sia. La sua renna preferita si chiama Rudolph e è una renna molto particolare perchè ha il naso rosso che brilla. Prima di Natale, Babbo Natale deve leggere tante lettere ed è per questo che ci sono tanti elfi che lo aiutano.
Germania - Froehliche Weihnachten
In Germania si può dire che il periodo natalizio inizia già a novembre. Il giorno di San Martino l'11/11, che tra l' altro corrisponde anche all' inizio del carnevale, le scuole organizzano per il tardo pomeriggio delle processioni dove i bambini portano delle lanterne, che hanno costruito con l 'aiuto dei maestri, e che servono per illuminare la strada a San Martino. In alcuni luoghi c'è anche la tradizione di andare nei cimiteri per portare la luce là dove c'è il buio. Il 6 Dicembre arriva San Nicola che porta ai bambini dei cioccolatini o delle casette fatte con il pan speziato e altre bontà da mangiare. Nel periodo dell' avvento vengono fatte delle ghirlande dove poi nelle quattro domeniche precedenti il Natale vengono messe delle candele e si addobba la casa. In questo periodo si preparano molti dolcetti come i Lebkuchen o il Christollen e si beve vino speziato. Il 24 dicembre si addobba l' albero e alla sera arriva il Christkind ,il Bambino Gesù, e in alcuni luoghi Babbo Natale per consegnare i regali a chi è stato bravo. In questo giorno la tavola viene guarnita con particolare cura e si mangia l' Oca Arrosto o la Carpa Blu.
Gran Bretagna - Merry Christmas
In Inghilterra le tradizioni natalizie non si distaccano molto da quelle degli altri paesi. Per i bambini Natale comincia già a novembre quando iniziano a scrivere la lista dei regali che vogliono ricevere e i negozi addobbano le vetrine con temi natalizi. Da dicembre si inizia ad aprire il calendario dell'avvento e due settimane prima di Natale si inizia a decorare la casa e l'albero, che viene abbellito con luci e fiocchi. La sera della vigilia, i bambini appendono delle calze per Father Christmas e per ringraziarlo dei regali gli lasciano un bicchiere di latte e un dolce "mince pie" e per la renna Rudolph lasciano anche una carota. Il giorno di Natale è il più bello perchè si aprono tutti i regali che Babbo Natale ha lasciato dentro un sacco sotto all' albero. Il giorno di Natale si sta insieme ai parenti e si mangia tacchino ripieno accompagnato da mirtilli e per dolce si prepara sempre il Christmas Pudding o Christmas Cake. Alle 3 del pomeriggio in televisione c'è sempre il discorso della Regina.
Irlanda - Merry Christmas
Un tempo la caccia allo scricciolo era tradizione seguita il 26 dicembre in tutta l'Irlanda. Il motivo di tanto accanimento contro questo uccellino è da ricercare nella leggenda che accompagna il martirio di Santo Stefano. Si narra infatti che il Santo si fosse nascosto dietro un cespuglio per sfuggire ai suoi persecutori, ma fosse stato scoperto a causa di uno scricciolo che volò via dal nascondiglio svelando quindi la presenza del martire. Per questo motivo il 26 dicembre di ogni anno, gruppi di uomini ricordano questo episodio, fingendo di dargli la caccia, di catturarlo e poi di condurlo legato ad un bastone di casa in casa cantando e facendo la questua.
Naturalmente è solo una finzione: oggi nessuno scricciolo deve temere per la propria incolumità, ma è comunque costume diffuso che uomini mascherati con abiti vecchi vadano di casa in casa offrendo canti ed intrattenimento.
Olanda - Vrolijk Kerstfeest
Durante tutto il mese di dicembre in Olanda si respira aria di festa. San Nicola è appena passato e già ci si affretta ad addobbare le case per le feste natalizie con alberi di Natale, ghirlande e innumerevoli candele. Anche i viali e le strade commerciali sono decorate e le luci, le canzoni natalizie e i Babbi Natale creano una bellissima atmosfera.Va da sé che é d’obbligo in occasione di questa festa possedere un albero di Natale e rendere la propria casa il più accogliente possibile con decorazioni natalizie acquistate nei negozi o fatte in casa.
La tradizione vuole che il giorno di Natale e la vigilia in Olanda vengano festeggiati in famiglia, intorno all’albero di Natale, davanti al camino o riuniti intorno alla tavola.
TUTTI A TAVOLA!
Molti olandesi diventano per l’occasione esperti culinari e preparano qualcosa di speciale per l’occasione. Non c’è un vero e proprio piatto tradizionale che tutti gli olandesi cucinano a Natale, ma il pollo, il tacchino e la gallina sono i piatti più gettonati. Non mancano le ciambelle alla mandorla, in particolare le ciambelline di Natale che vengono appese all’albero e lo“stollen”: un pane dalla forma rotonda ovale, farcito con uvetta, pasta di mandorla e ribes. Ogni occasione è buona per assaggiarlo: il giorno di Natale a colazione, a pranzo o come spuntino. La visita ad uno dei tradizionali mercati è inoltre l’occasione per assaggiare salsicce calde e vin brulè.
Polonia - Sarbatori vesele
Negli anni passati noi Rumeni-Tedeschi nel nostro paese non celebravamo l'avvento. Le domeniche d' avvento si riunivamo tra familiari, ma non c'era nessuna differenza con le altre domeniche dell' anno. I preparativi per il Natale iniziavano solo un paio di giorni prima della Vigilia. A scuola ci insegnavano la storia di Gesù. Poi di solito si faceva una rappresentazione e ogni bambino svolgeva un ruolo, chi impersonava Maria, chi Giuseppe, chi l' asino e così via. Anche la preparazione dei vestiti era entusiasmante perchè li cucivano le nostre mamme. Il 24 dicembre, di pomeriggio andavamo poi per le strade del paese e bussavamo alle porte delle case per chiedere se ci facevano entrare. Di solito la gente apparecchiava nella sala un tavolo con una tovaglia bianca. Noi bambini ci mettevamo intorno al tavolo e recitavamo la storia della nascita di Gesù. Alla fine dell'esibizione quasi tutti ci davano dei soldi, e al Bambino Gesù davano anche un regalo in un sacchettino.
Alla sera, quando avevamo finito ci riunivamo tutti in una casa a mangiare wurstel e pane. Poi dividevamo i soldi e i regali che aveva ricevuto il bambino Gesù. La Vigilia non era però ancora terminata, bisognava andare alla messa e lì fare di nuovo la rappresentazione della nascita di Gesù per tutti i fedeli. Al ritorno a casa trovavamo poi sempre l' albero di natale decorato con bastoncini di zucchero e cioccolatini e se ai genitori erano rimasti dei soldi c'erano anche dei regali. Oppure la mattina seguente trovavamo le nostre calze piene di dolcetti e delle buste piene di mele e mandarini e qualche volta anche con delle monete da parte dei nostri padrini. Il Natale è sempre stata una festa molto bella che abbiamo trascorso insieme alla nostra famiglia e ai nostri parenti.
Quando in Romania c'era il regime comunista si cercava di tenere i bambini lontani dalla chiesa, ma il Natale era una festa troppo bella per rinunciarvi.
Ungheria - Boldog Karácsonyt
S. Nicola, 6 dicembre
S.Nicola, in ungherese: Miklós, da cui viene il nome Mikulás, inteso come Babbo Natale. Al contrario delle tradizioni anglosassoni, Mikulás non viene a Natale, ma il giorno del suo onomastico e porta solo dolci ,impacchettati in una bustina rossa, ai bambini buoni e fraschette dorate ai cattivi ,naturalmente ogni bambino riceve i dolci, e le fraschette solo per scherzo. In questo senso somiglia alla Befana italiana.
Natale, 24-26 dicembre
Similmente ad altri paesi europei, si usa addobbare l'albero di Natale, ma solo alla Vigilia di Natale e non prima. Come addobbi si usano anche dolcetti, in genere cioccolatini, a forma ovale, impacchettati in carta lucente. I bambini trovano il regalo, che non viene attribuito a Babbo Natale, ma al bambino Gesù, sotto l'albero la stessa sera. A mezzanotte si va alla messa.
Messico - Feliz Navidad
La settimana di Natale viene celebrata in tutto il Paese con le “posadas”, a ricordo del pellegrinaggio di Giuseppe e Maria in cerca di un posto dove far nascere il bambino. Ad accompagnare questa processione ci sono anche numerosi bambini che bussano di porta in porta per cercare un riparo per Giuseppe e Maria. Alla fine di questa processione vengono organizzati grandi pranzi durante i quali si rompono le “pentolacce” o "piñata" , fatte di cartapesta e contenenti frutta, canditi e dolci.
Svezia - God Jul
Durante il periodo natalizio le case vengono addobbate con decorazioni fatte con la paglia, con dei fiori soprattutto rossi, ma anche rosa, bianchi oppure blu chiaro, e con dolcetti speziati che poi vengono appesi. I bambini usano il calendario dell' avvento per contare i giorni fino a natale e ogni giorno aprono una finestrella. l' albero si addobba il giorno prima di natale. La sera di Natale si mangia una minestra di riso, delle polpettine e salcicce. Dopo la cena solitamente ci si riunisce intorno all' albero per cantare. Solo a questo punto arriva Babbo Natale.
Durante il periodo natalizio in Svezia c'è un' altra bella festa che è molto sentita: Santa Lucia. Questa festa si celebra il 13 dicembre quando c'è il solstizio d' inverno. Di solito in una famiglia è la figlia maggiore che si veste come Santa Lucia, cioè con una tunica bianca, una cintura rossa e in testa una corona con delle candele accese e porta un vassoio con dei dolci e li offre a tutta la famiglia.
Spagna - Feliz Navidad
A Barcellona è costume il 28 dicembre fare scherzi a qualcuno. I regali se li scambiano il 06 gennaio quando arrivano "los Reyes", cioè i re magi, che naturalmente fanno un arrivo alla grande con quella che si chaima "la cavalcata de los reyes"; ce ne sono varie in tutte le città spagnole, in Barcellona stessa ce ne sono diverse anche se la maggiore li fa partire dal mare per finire poi al Parco della cittadella. In quel giorno sfilano quindi carri bellissimi con i re magi sopra che distribuiscono caramelle tirandole giù dal carro; tutti li aspettano a corteo e li seguono raccogliendo dietro il loro passaggio caramelle di ogni tipo . Adesso anche Babbo Natale con il consumismo comincia a portare qualche regalo la notte di Natale, però essenzialmente tutto si svolge il 06 gennaio.
Usa - Merry Christmas
Gli ingredienti del Natale negli Stati Uniti sono molti: da Babbo Natale allo shopping sfrenato, dai pranzi luculliani alla Kwanzaa, il periodo di Natale viene vissuto intensamente da tutti gli statunitensi e in ciascuno dei 50 Stati.
Prima di Natale
I giorni prima del Natale, gli americani sono impegnati nella corsa ai regali: a partire dal Black Friday, la stagione della caccia al regalo migliore per amici e parenti è aperta, ma come sempre in molti si riducono all’ultimo ed il risultato è che i negozi sono affollatissimi fino alla fine del 24 dicembre, in un crescendo di frenesia commerciale che si arresta solo il 25 dicembre. Natale, infatti, in tutti gli Stati, è una public holiday, cioè una giornata di chiusura per banche ed esercizi commerciali.
Gli americani, quindi, si riappropriano del carattere più intimo della festa: se da una parte riunioni in famiglia e un prelibato pranzo natalizio uniscono tutti gli americani, dall’altra famiglia che vai tradizione che trovi.
Le tradizioni delle varie culture
A causa della composizione multietnica della popolazione, ciascun nucleo familiare segue riti e usanze differenti, onorando il proprio credo e le proprie origini.
Molti cristiani vanno a Messa per onorare la nascita di Gesù e le Chiese organizzano dei presepi viventi, raccolte di beneficienza per i meno abbienti e non è raro vedere in giro per strada dei gruppi di bambini che intonano i canti di Natale.
Gli afroamericani, invece, vivono in sordina il Natale, festeggiando alla grande invece i giorni che vanno dal 26 dicembre al 1° gennaio (Kwanzaa) in cui orgogliosamente rivendicano le loro radici culturali.
I piatti tipici di Natale
A tavola, il vero pranzo di Natale americano vede il predominio indiscusso del tacchino ripieno, ormai adottato anche dagli immigrati che lo propongono accanto alle loro pietanze locali.
Il tacchino (in alternativa, il manzo o l’oca) viene frequentemente farcito con castagne e accompagnato da un abbondante contorno di purè e fagiolini; immancabile la salsa di mirtilli! I dolci tipici sono il Christmas pudding e il mince pies, mentre la bevanda tradizionale è l’eggnog.
Le famiglie italoamericane includono nel menu anche le lasagne o gli ziti.
Gli americani abbondano nel preparare la Mince Pie, una tortina di pasta frolla con ripieno di marmellata di frutta e frutta secca, un dolce talmente buono che anche Babbo Natale, secondo la tradizione, lo adora. E, così, la sera prima di Natale, i bambini preparano un pranzo per Santa Claus, per ristorarlo delle sue fatiche notturne.
Partendo da casa sua (le location più probabili sarebbero a Torrington, nel Connecticut, e a Wilmington, New York) il Babbo percorre gli USA in lungo e in largo, portando doni e dolcetti talvolta su una renna, altre volte su barche o surf.
Non stupitevi, quindi, se vedrete aggirarsi Babbi Natale sulle spiagge Usa: il Natale da cartolina a cui siamo abituati (quello del caminetto acceso e della neve che scende) convive con quello per noi più strambo (quello da vivere all’aperto e con temperature primaverili) delle zone più calde (come in Florida, ad esempio), dove non è improbabile festeggiare Natale in spiaggia.
Accanto alle palme, quindi, possiamo vedere luminarie (gli americani ne vanno matti e ne avrete una prova a McAdenville, nel North Carolina, che per Natale si veste letteralmente a festa), agrifogli, vischi e alberi di Natale riccamente addobbati (i più famosi negli States sono quello a Rockefeller Plaza, a New York, e quello acceso dal Presidente degli States a Washington DC, di fronte a Capitol Hill).
Infine, se avrete la fortuna di trascorre un Natale in America, non stupitevi di vedere i bambini intonare non appena ne avranno l’occasione una dolce melodia natalizia in coro: i canti e le carole di Natale sono molto amati e questi soavi canti sapranno farvi rimanere davvero a bocca aperta; prima di rimanere senza parole, non dimenticate di augurate loro… Merry Christmas!